REGIONALI, GIULIANTE: “NON MI CANDIDO, CON UDC AL LAVORO SU LISTE, CONFRONTO CON ZELLI”

NEO PORTAVOCE E RESPONSABILE UFFICIO ELETTORALE: "RUOLO AFFIDATO DA SEGRETARIO NAZIONALE CESA"; "CONTATTI CON ZELLI", IN CAMPO TORNA AZIONE POLITICA

di Azzurra Caldi

11 Agosto 2023 08:27

Regione - Cronaca

L’AQUILA – “Non mi candiderò alle regionali, è l’unica condizione che ho posto quando abbiamo avviato questo nuovo percorso con l’Udc. Questo perché non sarebbe neanche compatibile con il ruolo di chi, come me, si occupa della costruzione delle liste elettorali. E in questo senso, l’idea è quella di muoversi nella logica di un’ ‘area vasta’, in contrapposizione al famoso ‘campo largo’ del centrosinistra”.

Lo chiarisce subito il neo portavoce e responsabile ufficio elettorale della regione Abruzzo dell’Udc, Gianfranco Giuliante, 70 anni, che spiega così ad AbruzzoWeb come si è consolidato nel tempo il rapporto con il partito guidato da Lorenzo Cesa e che, proprio per volontà del segretario nazionale, lo vedrà tra i protagonisti della partita delle regionali, in programma in Abruzzo la prossima primavera. Ad annunciare l’ingresso, in una breve nota, è stato lo stesso Cesa nei giorni scorsi.

Una decisione che però ha creato qualche malumore all’interno del partito come in parte del centrodestra, viste le nutrite esperienze politiche di Giuliante, che tra i vari incarichi vanta un passato da assessore regionale del Pdl e presidente della società regionale dei trasporti Tua, sempre a destra, da Alleanza nazionale alla Lega, fino a quando alle Politiche del 2022 si è candidato con il Terzo Polo di Renzi e Calenda.

Un “incidente” che Giuliante ricostruisce così: “Lo spazio per questo progetto è nato nel momento in cui Carlo Calenda chiuse l’accordo con +Europa, concordando con il veto di Matteo Renzi sposai la causa di Italia Viva che in quel momento optò per una decisa virata a destra. In questo contesto nacque la mia candidatura”.





Evidenziando una certa coerenza negli intenti, sul punto non risparmia però una stoccata al coordinatore regionale di Iv, Camillo D’Alessandro: “adesso è lui che sta lavorando nella direzione opposta, portando il suo contributo al ‘campo largo’ del centrosinistra”.

Una competizione elettorale particolarmente sentita, si è detto, proprio perché il centrodestra è dato per favorito e dietro l’angolo si profila il secondo mandato di fila del presidente Marco Marsilio, di FdI, il primo per la Regione Abruzzo. Anche per questo nel centrosinistra, tra tavoli convocati, saltati e riconvocati, il clima è teso.

“Ecco perché – sottolinea Giuliante – preferisco nel nostro caso parlare di ‘area vasta’. Con l’Udc il rapporto è cresciuto proprio grazie all’esperienza di Futur-A, contenitore che tuttora contribuisce a rafforzare il legame tra movimenti ed amministratori civici locali. Da qui la federazione con il partito di Cesa, che ha deciso di affidarmi questo importante incarico”.

“Questa composizione di forze civiche è il terreno nel quale si sono modulati i rapporti, una fitta rete che mi consente oggi di lavorare alla costruzione di importanti liste in Abruzzo, con riferimenti storici del territorio, dall’Aquila alla Marsica”, anticipa Giuliante senza fare nomi.





Svela però: “Già più volte ho incontrato Gianluca Zelli“, riferendosi al 50enne imprenditore, patron della Humangest, fondatore e ancora attuale segretario di Azione Politica.

Varato a gennaio 2017, Azione Politica è stato subito presentato come “soggetto liberale e popolare’, che si colloca nell’area del centrodestra e si sta progressivamente strutturando sul territorio. All’indomani delle elezioni che hanno portato alla vittoria il centrodestra guidato da Marsilio, la rottura con la maggioranza a causa dell’estromissione di Ap dalla nuova Giunta. Ap alle regionali del 10 febbraio ha preso il 3,47% ed eletto un consigliere, Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale, nonché presidente del Consiglio comunale dell’Aquila. E di recente, proprio sul caso del passaggio a Forza Italia di Santangelo, che Azione Politica è intervenuta in una nota sottolineando “che lo stesso è stato espulso quattro anni fa e che non rappresenta i 22.000 elettori che nelle competizioni regionali del 2019 hanno espresso tali preferenze per Azione Politica”.

Oggi, a incoraggiare il ritorno in campo di Zelli è lo stesso Giuliante che con l’imprenditore ha un ottimo rapporto fin da quando era un dirigente della Lega.

“In ballo – dice Giuliante – c’è l’ipotesi di presentare una lista unitaria con Azione Politica. I colloqui sono in fase avanzata”.

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