REGIONALI: IN SARDEGNA PARTE LA CORSA DI TRUZZU SENZA LA LEGA, SALVINI CONVOCA CONSIGLIO FEDERALE

14 Gennaio 2024 09:29

Italia - Politica

L’AQUILA – È ancora muro contro nel muro nel centrodestra in vista delle elezioni in programma in 5 Regioni – Abruzzo,Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria – e intanto il leader della Lega, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha convocato il Consiglio federale per domani alle 14, nella sede di via Bellerio a Milano, al quale parteciperà anche il sottosegretario Masaf, nonché coordinatore del carroccio in Abruzzo Luigi D’Eramo.

La riunione è prevista alle 14 nella sede di via Bellerio a Milano: non sono previsti appuntamenti con la stampa.





Il caso è esploso in Sardegna, con lo scontro tra Lega e Fratelli d’Italia sul candidato alla Presidenza, con i primi fermi sul governatore uscente Christian Solinas e Fdi per il cambio della guardia, ovvero a sostegno del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. 

Uno stallo che potrebbe mettere in discussione gli altri candidati, qualora non si arrivasse a una sintesi soddisfacente, a partire da Marco Marsilio, di FdI, ricandidato in Abruzzo alla ricerca dello storico secondo mandato nella regione fortino di Fratelli d’Italia e che ha visto eleggere, nel collegio L’Aquila-Teramo, la stessa premier Giorgia Meloni.





L’ultimo appello all’unità del centrodestra in Sardegna arriva direttamente dal candidato presidente voluto da Fratelli d’Italia e indicato dal tavolo regionale, ma senza il via libera della Lega che sostiene l’uscente Solinas. Alla sua prima uscita da candidato ufficiale, Paolo Truzzu dice: “Il posto del Partito sardo d’azione (di cui Solinas è espressione, ndr) è con il centrodestra, al nostro fianco. Non c’è motivo per cui non siano in coalizione con noi”.

Il motivo, spiegano gli esponenti dei partiti di centrodestra alle prese con una affannosa trattativa, è che prima bisogna trovare una via d’uscita onorevole. Per Solinas, confermato ancora due giorni fa al termine della riunione del suo partito, e soprattutto per la Lega che ne rivendica la ricandidatura e non vuole perdere la faccia. Per il momento Solinas non si fa da parte. Ma, sono convinti dalle parti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, dovrebbe essere solo questione di giorni, ore perfino, considerato che domani scade il termine per il deposito dei simboli elettorali.

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