D’AMICO A KLAUS DAVI, “CIÒ CHE ACCADE A GAZA SI AVVICINA A GENOCIDIO”, “MELONI FA POLITICA VIOLENTA”

22 Febbraio 2024 15:00

Regione - Politica

L’AQUILA – “Quello che sta succedendo a Gaza è qualcosa che si avvicina molto al genocidio. Il giudizio su quello che sta accadendo a Gaza va dato considerando il contesto in cui è inserito. Sappiamo cosa è successo e cosa ha fatto Hamas, sappiamo anche quali siano i problemi di sicurezza di Israele e possiamo dire che la reazione di Israele è stata eccessiva. Le vittime ci sono davvero però io non userei il termine genocidio per rispetto delle vittime dei genocidi veri e propri. Detto questo definire Israele genocida mi sembra eccessivo ma ci si avvicina molto”.

Lo ha dichiarato Luciano D’Amico, candidato del centro-sinistra alle prossime elezioni per la carica di Presidente della Regione Abruzzo. D’Amico ha risposto a questa e ad altre domande nel corso dell’intervista del giornalista Klaus Davi all’interno del suo web talk su YouTube “KlausCondicio”





Venendo alla campagna elettorale ha detto D’Amico: “No, non faremo un comizio finale con i leader politici perché l’impostazione che vogliamo dare è sempre quella regionale: votiamo per le elezioni regionali e proponiamo soluzioni solo per i problemi legati alle regionali. I leader comunque verranno in Abruzzo negli ultimi giorni”.

E poi una bordata alla leder di Fdi e presidente del Consiglio, “Giorgia Meloni fa una politica nelle azioni a volte più violenta di quella di Vincenzo De Luca. Quindi De Luca si dovrebbe scusare solo dopo aver ricevuto quelle della Meloni. Credo che dovrebbero chiedersi scusa reciprocamente. Una cena con la premier? Non ci andrei perché penso di non avere molte cose da condividere con lei. Mi ispira una montagna di bugie dette con cinismo”.

Si è detto contrario al terzo mandato: “Sono felicissimo di aver fatto il rettore dell’Università degli studi di Teramo quando la riforma aveva già introdotto il mandato unico e credo che due mandati siano più che sufficienti. Dico no alla ‘Legge Zaia’ – faccio mia la battuta – perché ritengo che tra 56 milioni di italiani ci siano delle persone in grado di assumersi responsabilità. Anche ai fini dell’efficacia dell’azione di governo, l’entusiasmo del primo mandato e del secondo è difficile da mantenere nel terzo e nel quarto. Aggiungo un’altra cosa secondo me ancora più importante: ognuno è portatore di innovazioni e queste innovazioni non possono rigenerarsi in continuazione. Io credo che la posizione di governatore debba essere in grado di proporre queste innovazioni altrimenti è pura conservazione”.





Ha proseguito “In materia di evasione fiscale, se potessi abolirei del tutto i contanti. Oggi ormai è impensabile continuare ad utilizzarli nel momento in cui se acquistiamo su una piattaforma elettronica qualsiasi bene di consumo la piattaforma è in grado di ricordare cosa abbiamo acquistato negli ultimi dieci anni, ma anche la carta di credito che abbiamo utilizzato, l’indirizzo e quali sono i nostri gusti”.

 

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