FRATELLI D’ITALIA: DISGELO TRA LIRIS E BIONDI. FOTO SORRIDENTE E BASE RASSERENATA

15 Febbraio 2024 07:56

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Una photo opportunity da campagna elettorale, dove l’apparire conta più dell’essere? Oppure la prova plastica di una riappacificazione?

Da fonti ben informate, più la seconda ipotesi: la foto che immortala affianco, sorridenti, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il senatore Guido Liris, scattata in occasione della partecipata inaugurazione di lunedì sera del comitato elettorale del candidato aquilano di Fdi Alessandro Piccinini nel comune di Scoppito, va letta come una prova di disgelo e di dialogo costruttivo tra i due uomini forti della politica aquilana, regionale, e di Fratelli d’Italia, da mesi in forte divergenza e in lotta per il controllo del partito. Ora, in questa foto, i due, amici da decenni, sembrano tornati ai vecchi tempi.





“Dopo mesi di incomprensioni e incomunicabilità i due uomini più rappresentativi del nostro partito hanno mostrato senso di responsabilità politica ed umana mettendo da parte le distanze e lavorando ad un fronte unico per il bene del partito nella imminenza delle elezioni regionali in cui il centrodestra a guida Marsilio punta alla seconda storica conferma e poi delle europee”,  dicono soddisfatti dalla base di Fratelli d’Italia, quella stessa base sconquassata e dilaniata per settimane dagli scontri e dalle polemiche, sempre legate al dualismo Liris-Biondi.

Toccherà vedere se il disgelo durerà anche dopo le elezioni, dove è interesse comune, e del partito, dare sfoggio di compattezza e unità.

Certo è che tra Liris e Biondi i trascorsi, negli ultimi tempi, sono stati a dir poco burrascosi, entrambi intenzionati a prendere il controllo del partito, il primo d’Italia: Biondi, 49 anni, fin da giovane impegnato nei movimenti politici di destra, amico di vecchia data della presidente del consiglio, Giorgia Meloni, prima sindaco della sua Villa Sant’Angelo, negli anni del terremoto del 2009 e del post sisma, poi eletto 2017 primo sindaco di Fdi di un capoluogo di regione, da dove è cominciata la irresistibile ascesa del partito passato in pochi anni dal 4% al 30% e alla guida dell’Italia, e nominato poi responsabile nazionale enti locali, dopo la netta riconferma al primo turno alla guida della città nel giugno del 2022.  E Liris, 44 anni, dirigente medico epidemiologo della Asl provinciale dell’Aquila, in aspettativa, vicesindaco nella prima giunta Biondi, poi diventato potente assessore regionale al Bilancio e personale, e poi eletto senatore alle politiche del settembre del 2022, che a Roma in poco tempo si è fatto largo nonostante fosse una ‘matricola’ venendo nominato capogruppo dei meloniani della commissione Bilancio, vice coordinatore regionale e, poi, relatore della legge di stabilità.





Fratelli d’Italia a L’Aquila è considerata nella Capitale roccaforte e anche portafortuna della irresistibile ascesa tanto che Giorgia Meloni si è candidata nel collegio L’Aquila-Teramo essendo eletta deputata: ma nonostante questa grande considerazione nazionale e nonostante sia terra importante anche per l’altro record legato alla prima presidenza di una regione, nel 2019, con l’ex senatore Marco Marsilio, che aspira alla riconferma alle regionali del prossimo 10 marzo, il partito è diventato per mesi una polveriera, con la base in fermento, per la scelta del candidati alle regionali. In tal senso, con Biondi che ha spinto inizialmente per l’ingegnere Andrea Di Biase, suo capo di gabinetto, nominato nel 2021 presidente della società in house della Regione Abruzzo Engineering. E con Liris che inizialmente aveva contrapposto il sindaco di Navelli Paolo Federico, che poi però si è sentito tradito sbattendo la porta e passato armi e bagagli a Forza Italia, con la quale si è candidato alle regionali. Con la scelta caduta alla fine, dopo una non semplice trattativa alla quale ha partecipato anche il coordinatore regionale, il senatore Etel Sigismondi, e il governatore, Marsilio, su Piccinini, ex assessore ed ex presidente della Gran Sasso Acqua, gradito ad entrambi.

Per non parlare della agguerrita campagna di tesseramento nella provincia dell’Aquila che ha portato al congresso di dicembre che ha eletto l’imprenditore Claudio Gregori, secondo quanto si ritiene in seno a Fdi, uomo di Liris ma amico e ben visto da Biondi, fino a dicembre commissario provinciale. Sempre stando a quanto fatto trapelare dal partito sono state sottoscritte circa 3.900 tessere, con l’asse tra il sindaco Biondi e l’assessore regionale al Bilancio Mario Quaglieri, ex sindaco di Trasacco, e ricandidato, che ne ha portate a casa circa 1300, mentre però Liris, assieme all’avezzanese capogruppo in Regione, Massimo Verrecchia, ricandidato anche lui alle elezioni del 10 marzo, ex parlamentare, dirigente regionale e capo di gabinetto dello staff del presidente Marsilio, ne hanno fatte sottoscrivere circa 2.600. In questo quadro, è importante come si comporteranno i due uomini forti di Fdi nella battaglia territoriale, soprattutto tra i candidati del comprensorio aquilano, Piccinini e il consigliere comunale Tiziana Del Beato, e quello marsicano, Quaglieri e Verrecchia.
Per ora comunque le asce di guerra tra Biondi e Liris, che hanno preoccupato anche Roma che ha ‘ordinato’ un congresso unitario,  sono state sotterrate, tocca vedere fino a quando.

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