FUNIVIA DEL GRAN SASSO: MIT, STOP IMPIANTO. PIGNATELLI E FACCIA, “ATTENDIAMO VERIFICHE”

TEGOLA NELL'IMMINENZA DELL'AVVIO DELLA STAGIONE SCIISTICA A CAMPO IMPERATORE: ORDINATA AL CENTRO TURISTICO E AL SINDACO DELL'AQUILA LA "SOSPENSIONE CAUTELATIVA DELL'ESERCIZIO, PER POSSIBILI CRITICITA' A 4 FUNI". DUBBI ERANO STATI GIA' AVANZATI DA APPASSIONATO MONTAGNA CON ESPOSTO IN PREFETTURA

di Gianpiero Giancarli

22 Dicembre 2023 07:34

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Altro che procurato allarme: l’esposto  in prefettura e questura dell’Aquila, presentato da un appassionato della montagna nel quale si ipotizzavano dubbi sullo scorrimento della fune portante della cabina 1 della funivia del Gran Sasso sembra poggiare su solide basi: il Ministero delle infrastrutture, ipotizzando criticità,  ha ordinato al Centro turistico e al sindaco dell’Aquila la “sospensione cautelativa dell’esercizio”. Questo proprio nell’imminenza dell’avvio della stagione sciistica neve permettendo.

Tutto è nato da un esposto presentato da un appassionato di montana aquilano a prefettura  questura nel quale si ipotizzavano dubbi sullo scorrimento della fune portante della cabina 1 della funivia. In seguito a questo si è mosso il ministero.

Dopo la  pubblicazione dell’esposto su Abruzzoweb  il presidente del Ctgs Dino Pignatelli e il consigliere comunale Luigi Faccia, persone comunque di grande esperienza, esclusero questa ipotesi sostenendo che tutto era in regola in occasione della revisione periodica ventennale. Alcuni, su facebook avevano parlato, anche di procurato allarme tra i quali lo stesso consigliere comunale.

Commenta ora Pignatelli, contatta da questa testata: “Stiamo aspettando con fiducia l’esito dei controlli disposti dal ministero e sono convinto che ci sarà il via libera. Anche perché sono quaranta anni che conosco questa tematica con particolare riferimento alle funi”.





“Quell’esposto”, prosegue, “ha messo in allarme il ministero che, per forza di cose, ha dovuto disporre questi accertamenti ulteriori. La verità è che l’esposto ha fatto danni nel senso che crea danni nel comprensorio sotto vari aspetti e non vedo problemi  tecnici reali ma temo ripercussioni”.

“Non intendo dilungarmi”, dice al riguardo il consigliere  comunale aquilano di maggioranza,  Faccia, esperto di montagna, che aggiunge:”dico solo che siamo facendo tutte le  verifiche e che il ministero ci ha ordinato”. Precisa inoltre che la lettera del ministero è arrivata 10 giorni fa e servono tempi tecnici per accertamenti.

Questo, dunque, il  testo della lettera firmata dal  dirigente generale del ministero Pietro Marturano la cui recente nomina risale allo scorso ottobre. “Come è noto”, si legge nell’atto, “a seguito di revisione quinquennale della funivia in oggetto sono emerse criticità relative all’intervento di scorrimento di una delle funi portanti.

Ciò premesso, indipendentemente dalla problematica evidenziatasi per lo scorrimento, già di per se molto importante, dall’analisi dei report dei  controlli magneto- induttivi sulle quattro funi portanti, si evidenziano ulteriori criticità connesse con discontinuità non meglio definite che condurrebbero a ritenere fondamentale, ai fini della sicurezza, un ulteriore approfondimento sullo stato attuale delle quattro funi.

Pertanto, come anticipato, si prescrive una ulteriore analisi VT e MRT con valutazione di conformità del tecnico  di terzo livello sulle quattro funi portanti i cui risultati dovranno essere inviati a questo ufficio. Al fine di garantire la piena sicurezza l’impianto potrà riprendere l’esercizio pubblico solo successivamente  all’invio dei suddetti report. Lo scrivente ufficio si riserva, a valle di successive valutazioni, di confermare o meno il nulla osta al pubblico esercizio”.





Fin qui il Ministero e si può ipotizzare che gli atti gli siano stati inviati dalla prefettura. Le risultanze di cui il ministero è in possesso sono attribuibili a ulteriori controlli fatti dopo la segnalazione e inviati a Roma.

Vale la pena  anche chiedersi, se i sospetti fossero confermati, da quanto tempo perdurava questa situazione e se ci sono mai stati pericoli. In sostanza il ministero sembra andare oltre quanto era scritto in quell’esposto.

Ora la funivia è ferma da tempo e resta da sperare che i controlli siano rapidi e diano esiti positivi nella speranza che arrivi la neve ad alta quota in tempo utile. Diversamente ci sarebbero  conseguenze turistiche e occupazionali cui è meglio non pensare.

Nei giorni scorsi sono iniziati i controlli per la revisione delle rulliere della seggiovia Scintarella sul Gran Sasso.

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