OSPEDALE LANCIANO: “TRA LISTE D’ATTESA E VIAGGI DELLA SPERANZA”, SIT-IN CENTROSINISTRA

10 Giugno 2023 17:36

Chieti - Politica, Sanità

LANCIANO – “Liste d’attesa tra ‘viaggi della speranza’ e ‘terno al lotto’ per ottenere un esame; occupazione, in media, del 40/50% di posti letto a disposizione per carenza di personale per offrire ricoveri e prestazioni; crollo prestazioni ospedaliere; smantellamento della rete emergenza/urgenza”.

Sono solo alcune delle criticità evidenziate questa mattina nel corso della conferenza stampa del nascituro coordinamento di centrosinistra, movimenti civici e M5S davanti all’Ospedale “Renzetti” di Lanciano (Chieti).

Un’occasione, oltre che per discutere sulle numerose problematiche sanitarie, anche per raffozare l’unione elettorale delle elezioni amministrative del 2021 a Lanciano, viene spiegato in una nota. Il coordinamento, nelle prossime settimane, darà vita ad altri appuntamenti su temi rilevanti per il nostro territorio.

Di seguito il prospetto riassuntivo per presidio del crollo delle prestazioni da fine 2018, “ossia dal momento in cui entra in carica la Giunta Marsilio”.

 

Premessa sulla Sanità abruzzese

(carenze personale, mobilità extraregionale, calo ricoveri, mancanza di programmazione ecc)

Sanità abruzzese, il debito ormai è strutturale ed è ben oltre i 200 milioni. Per quattro anni la sanità abruzzese è senza governance e senza atti di programmazione:

A causa di questi numeri, tutti negativi, sempre più abruzzesi sono costretti a farsi curare fuori, facendo aumentare la mobilità passiva. Intanto sul territorio la situazione è peggiore di giorno in giorno: nelle Asl non si compra più nulla e lo dimostrano le varie proteste questo a causa di una programmazione regionale assente: al quarto anno del Governo Marsilio non risulta ancora approvata in consiglio regionale la nuova rete.

La settimana scorsa con una lettera indirizzata al direttore Schael ed ai vertici della d’Annunzio e della Regione, i direttori di sette Unità operative hanno manifestano il proprio dissenso nei confronti del direttore generale Schael, è la cartina al tornasole di una gestione fallimentare e verticistica non condivisa con medici, amministratori e cittadini.

Tutti concordi nel descrivere “un desolante scenario” nel quale testualmente dichiarano i sette primari: “si inseriscono le problematiche relative al percorso chirurgico: carenza cronica di personale, approvvigionamenti effettuati saltuariamente ed in modo costantemente incompleto, sedute operatorie insufficienti, sale operatorie inadeguate. La promessa, mai mantenuta, di realizzare sale operatorie ibride “futuristiche”.

In merito alle cifre, la mobilità evitabile ammonta al 73,9 per cento, mentre per quanto riguarda il costo economico delle migrazioni sanitarie fuori regione, il saldo tra la mobilità attiva e passiva per la prima volta si attesta a -100,839 milioni di euro.

 

In questo desolante panorama si inserisce l’ospedale Renzetti.

Situazione dell’ospedale di Lanciano

La situazione odierna è drammatica per l’Ospedale Renzetti: numeri mai così impietosi sul punto nascite, sull’occupazione di posti letto, sulle dimissioni ordinarie delle degenze e sull’aggravarsi della carenza di DEGENZE ORDINARIE: 2018-7.800 dimessi ordinari, 2019-6800, 2020-5200, 2021-5000, 2022-2300 (attualmente).

OCCUPAZIONE POSTI LETTO: una media non superiore al 40%. personale nei vari reparti, anche a causa di scelte organizzative deleterie da parte della Asl2.

Numeri che trovano spiegazione nel disinteresse dell’Azienda nei confronti del Renzetti che si comprendono con le seguenti note.

Carenza di personale ormai insostenibile
Sarebbe troppo lungo trascrivere un mero elenco di carenze che in molti i reparti raggiungono livelli intollerabili . Grazie ai sacrifici del personale sanitario e al loro impegno quotidiano che travalica norme contrattuali si riesce a rispondere alle richieste dei cittadini. Alcuni primari svolgono i turni (da cui sono esclusi per contratto) per assicurare la regolare assistenza. Il Renzetti manca, inoltre, da quasi 3 anni di una direzione medica di presidio, stabile ed autonoma a fare da collante tra Azienda e Ospedale, tra amministrazione e reparti. La presenza del dr Muraglia, ex DS aziendale, (ora in pensione), garantiva prima almeno una marginale e periodica direzione, per il Renzetti.

Era Agosto del 2021, in piena costruzione delle liste per le elezioni amministrative, quando l’Assessore alla Salute Nicoletta Verì, nella sede del comitato elettorale della Lega, annunciava il rilancio del Renzetti con un piano corposo di assunzioni e rafforzamento del personale. L’anno prima, nel giorno di carnevale (ogni scherzo vale evidentemente) a Febbraio 2020, in una conferenza stampa nella ex casa di conversazione con Verì, Campitelli e Schael, veniva annunciato come prossimo l’avvio di interventi infrastrutturali come per la ristrutturazione della Ginecologia/Ostetricia e del Nuovo Ospedale.

 

Sinteticamente segnaliamo

 

PRONTO SOCCORSO

7 medici rispetto ai 14 previsti in organico: medici svolgono anche 12 ore di lavoro, il Primario inserito nei turni regolarmente.

Due medici con prescrizioni non svolgono turno notturno. Un medico a breve si dimetterà.

Difficoltà per ferie nel mese di Luglio;

Tempi attesa insostenibili specie per codici gialli;

Dipartimento di emergenza urgenza a chi sarà affidato? Lanciano ha perso il direttore del dipartimento andato recentemente in pensione.

Un solo medico affronta le richieste di P.S.

Si può capire pertanto perché si generano tempi di attesa insostenibili e il carico lavorativo su medici e infermieri.

Da oltre un anno è in ristrutturazione l’osservazione breve (4 camere di degenza per 8 posti letto

fornite di bagno) e la ASL non riesce a concludere i lavori di piccola entità. Questi ingiustificabile ritardo costringe I pazienti attualmente ad attendere per ore e ore, nei corridoi, distesi su barelle, in promiscuità e senza servizi igienici in prossimità.

 

RADIOLOGIA

In dotazione 8 medici (compreso il nuovo primario che prenderà servizio a luglio); ne occorrerebbero 13 a tempo pieno e indeterminato;

2 medici trasferiti a Pescara: avviso specializzandi solo per ecografie (non possono ovviamente fare turni e notti). Carenza di tecnici notevole per pensionamento e trasferimenti.

 

CHIRURGIA GENERALE

Personale in sofferenza con tre medici andati in quiescenza e senza sostituzione.

 





PATOLOGIA CLINICA (LABORATORIO ANALISI)

La UOC è aziendale. A Lanciano sarebbe opportuna una unità operativa dipartimentale e non una semplice articolazione della UOC aziendale, anche in relazione alla storia e importanza del territorio assistito. Attualmente l’organico è di soli tre medici, compresa la responsabile nominata recentemente. Mancano almeno due medici. Mancano almeno 2 tecnici.

Difficoltà approvvigionamento reagenti con tagli alle richieste. Trasferimento a Chieti di alcune metodiche . Si parla di accentrare anche il settore Microbiologico sempre a Chieti.

I locali destinati ai prelievi sono inadeguati e condivisi con CUP creando doppia fila per i pazienti creando confusione ed affollamento.

 

MEDICINA

Primario in pensione da pochi mesi. In attesa di concorso.

Cinque medici in servizio, mancano almeno tre unità.

Medici del servizio di diabetologia obbligati ad effettuare turni e reperibilità in medicina dal post-Covid. Associazione diabetici ha inviato una lettera di protesta.

Non viene aperto ambulatorio endocrinologia.

Non esiste coordinatrice infermieristica (caposala), ruolo ricoperto con rotazione da caposala di altri reparti, da oltre tre anni con ovvi riflessi negativi sull’organizzazione delle attività infermieristiche già penalizzate da numero ridotto.

Reparto di 20 posti che riunisce gli ex reparti di medicina e geriatria prima della riorganizzazione (56 posti). Non esiste lungodegenza per cui molto difficile gestire l’alto numero dei ricoveri.

 

NEUROLOGIA

Primario dr. Maddestra – vincitore a Lanciano del concorso nel 2019. Nominato dopo tre anni di attesa e ripensamenti. Si sono rincorse più volte le voci di chiusura temporanea del reparto, per carenza personale, a fine 2021 e per estate 2022 (solo grazie alla denuncia dell’opposizione, il Sindaco Paolini si è attivato per ottenere garanzie);

Organico 8 medici di cui tre con prescrizioni – solo 4 a fare i turni e il Primario entra nei turni per necessità;

Stroke coperta solo per 12 ore.

GINECOLOGIA

In attesa nomina nuovo Primario: oggi nominato medico dell’ospedale di Chieti che svolge attività dirigenziali; 9 medici in organico (alcuni con prescrizioni e maternità) situazione intollerabile – specializzandi e medici di Chieti in ausilio temporaneo: personale da formare e non immediatamente adeguato. Nella bacheca dei turni è scritto non il nome del medico ma semplicemente “Chieti”, ovvero medico che verrà da Chieti.

Analgesia: non ci sono anestesisti per parto indolore.

Numeri impietosi: voci di chiusura temporanea del Punto Nascite.

 

UROLOGIA

Un solo medico. L’ Assessore Campitelli e l’ Assessore Verì promisero in campagna elettorale reparto di urologia h 24. Attualmente è praticamente un ambulatorio

 

OTORINO

Il reparto funziona solo dal lunedì al venerdì. Sabato e domenica il reparto è Chiuso.

 

OCULISTICA

Un medico recentemente si è dimesso. Ora sono 4 di cui un medico facente funzioni apicali;

Quasi esclusivamente attività di chirurgia ambulatoriale;

Il pomeriggio un solo medico che svolge ambulatorio, consulenza e reperibilità.

 

N.B. Queste tre unità ovvero Oculistica- Otorino e Urologia praticamente svolgono attività dal lunedì al venerdì pomeriggio. Non si riesce ad assicurare nemmeno la reperibilità nei Weekend: una cosa grave e pericolosa, gravemente penalizzante per un ospedale con un territorio così ampio. I medici di PS o del 118 devono dirottare i pazienti in altri ospedali.

 

CARDIOLOGIA

Nuovo primario da pochi mesi.

Collocata negli spazi angusti della Ex chirurgia, in attesa, da anni, della ristrutturazione del reparto;

7 posti di ricovero.

 

ANESTESIA E RIANIMAZIONE

Carenza di infermieri, sedute operatorie ovviamente ridotte. Infermieri sottratti per esigenze di altri presidi e servizi. Qualche risposta negli anni passati solo grazie alle proteste dell’opposizione.





Medici carenti. La Terapia antalgica è spesso subordinata alle presenze effettive dei medici.

 

ANATOMIA PATOLOGICA

Due medici, un’unità assente per malattia per cui la turnazione è complessa.

Oggi in effetti un solo medico .

Citologia 3 biologi – screening – citologia extra-vaginale. Un biologo oggi che fa citologia va in pensione e quindi verrà a mancare questo servizio.

 

PEDIATRIA

Occorre nominare nuovo primario, da luglio in quiescenza il primario;

7 medici in turno – medici specializzandi da Chieti o della clinica pediatrica per coprire i turni;

Personale infermieristico carente;

Letti di degenza da rinnovare;

Ecografo ormai superato;

 

GASTROENTEROLOGIA attualmente inglobata in unica Unità Complessa dei tre ospedali.

Solo 3 medici in servizio;

Servizio aperto per 12 ore da Lunedi a Sabato – Reperibilità notturna gastroenterologia ospedale di Vasto; Carenza di infermieri ( alcuni con prescrizioni);

Nonostante la carenza la struttura è Centro regionale di riferimento per Celiachia e Centro per le Malattie croniche dell’intestino (MICI).

 

PSICHIATRIA (SPDC e CSM)

Reparto (SPDC servizi psichiatrici diagnosi e cura)) più importante ASL con 12 posti letto (15 in realtà se non ci fosse il Covid) 4 medici compreso il responsabile rispetto al reparto di Chieti che ha 5 posti letto ma con 15 medici; spesso soccorre il territorio di Chieti che ha pochi letti. Aggiunti al territorio vastese che è sfornito di servizi di psichiatria, si capisce la grave carenze di personale imparagonabile con Chieti. ; i 4 medici sono aiutati per la reperibilità da 2 medici del CSM (Centro di salute mentale).

Il CSM di Lanciano ha due medici a tempo indeterminato e un medico Sumai a tempo parziale di 20 ora settimanali. IL CSM non ha figura responsabile ma solo un “referente”,

Reparto strutturalmente non adeguato, fatiscente, per la degenza.

Ambulatori non adeguati.

 

 

 

Liste e tempi di attesa . In PS la situazione è insostenibile per le modalità e tempi di attesa nonostante il grande lavoro del personale sanitario.
Le prenotazioni per esami strumentali e visite specialistiche spesso vanno all’anno successivo.

N.B. Le tempistiche si sono allungate ancor di più di recente e spesso non funziona nemmeno l’elementare TOTEM per le prenotazioni.

Carenze di tecnologie, apparecchiature e dispositivi.
Nuova/vecchia TAC: la nuova tac è in realtà a 64 strati. I 128 strati sono elaborati dal software. La Tac era parzialmente inutilizzabile perché non era possibile fare esami con contrasto: ora è stato sistemato il vecchio iniettore della vecchia Tac. Numerose le carenze per altri apparecchi, in particolari ecografi.

Strutture non adeguate e vetuste.
Parliamo di strutture ormai superate, degradate, non più rispondenti alle attuali esigenze.

Sala parto;

Gastroenterologia

Servizio e reparto di Psichiatria

Laboratorio Analisi. Prelievi in locale seminterrato

Cardiologia ancora delocalizzata

Costruzione nuovo ospedale
Riteniamo scellerato il progetto di abbattimento e ricostruzione, tecnicamente chiamato di “cuci e scuci” dei padiglioni attuali con la necessità di spostare reparti e servizi in altri spazi. Dove verranno collocati i reparti che subiranno lo sfratto per permettere l’abbattimento della vecchia struttura? Molto probabilmente verranno allocati in altri ospedali quali Ortona ed Atessa con il risultato di generare problemi di assistenza , organizzazione e gestione dei pazienti. Il risultato sarà quello di mettere in crisi la credibilità del Renzetti e la sicurezza dei pazienti. I Renzetti sarà un cantiere aperto per anni con relativa perdita di ricoveri al punto di rendere incerta l’affidabilità e sostenibilità dell’opera. La nostra soluzione era quella di realizzare un monoblocco nell’area parcheggio che non avrebbe creato alcuna difficoltà alle attività sanitarie. Una volta realizzato il monoblocco, come progettato dal governo di centrosinistra, si potevano salvare e rigenerare alcune strutture attuali e accentrare nell’area del Renzetti, altri servizi quali il Distretto, la casa della salute, e tutti i servizi e uffici attualmente dispersi in città. Avremmo realizzato la Cittadella della salute. Ovvero nell’area del Renzetti il cittadino avrebbe trovato tutto quanto riferibile alla proprie esigenze e necessità sanitarie.

Seconda Ambulanza per emergenza/urgenza mai entrata in funzione
Nonostante la delibera di Giunta regionale n.660 del 4/11/2019, dopo la mozione approvata in V Commissione su proposta Silvio Paolucci, non è stato ancora istituito il servizio per la II Ambulanza per Emergenza/Urgenza per Lanciano.

Altra condotta che sta creando polemiche e ricorsi è la decisione di non assumere operatori socio sanitari del concorso del novembre 2021 con circa 1500 idonei mai assunti , mentre continuano le proroghe dopo il covid mettendo a rischio le graduatorie.
Pochi giorni fa il direttore Schael ha annunciato nuove assunzioni per l’ospedale di Vasto 6 dirigenti medici cardiologi nel numero di 6 forse 8, anestesisti alcuni recuperati per integrare i turni dal Renzetti e neurologi . Inoltre saranno assunti anche operatori socio sanitari (OSS).

 

In tutta questa situazione, spiace constatare come l’Amministrazione comunale di Lanciano se prima poteva essere considerata semplicemente accondiscendente rispetto ai proclami e dettami della Asl, dopo oltre 20 mesi dall’insediamento la possiamo definire COMPLICE:

Progetto cuci-scuci avallato;
Mancanza di hub vaccinale in Citta dal Novembre 2021 con utenti costretti a recarsi fuori Città;
Locale ristrutturato alla Fiera con fondi Covid che parrebbe trovare una destinazione solo adesso, quindi contraddicendo progetti confusi iniziali, per la riorganizzazione dei servizi per la delocalizzazione degli uffici di Via Spaventa;
Progetto di spostare servizi all’ex Mario Negri – se aggiungiamo questa intenzione all’operazione cuci-scuci per il nuovo Ospedale rischiamo ritrovarci fuori Lanciano, a breve, servizi, uffici e reparti.
Il Sindaco Paolini, recentemente, ha parlato di cambio di passo rispetto all’offerta di salute nel nostro territorio.

SI, in negativo.

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