L’AQUILA: PRESIDENZA CONSIGLIO COMUNALE, NUOVE LITI,
REBUS SUCCESSIONE SANTANGELO E RIMPASTO

19 Aprile 2024 08:12

Regione - Politica

L’AQUILA – Una nuova partita agita a L’Aquila le acque della maggioranza di centrodestra del sindaco Pierluigi Biondi di Fratelli d’Italia. E’ la poltrona, che vale oltre 7mila euro al mese, della presidenza del consiglio comunale, fino ad ora occupata da Roberto Santangelo, fino a marzo anche vicepresidente del consiglio regionale, e rieletto poi alle regionali con Forza Italia con oltre 9mila voti, e nominato assessore con deleghe pesanti come le politiche sociali, la formazione e istruzione, la ricerca e l’università, i beni e attività culturali e di spettacolo.

Ragion per cui, per quanto le due cariche siano compatibili, si è sparsa la voce che Santangelo rinuncerà quanto prima allo scranno comunale, per dedicarsi a tempo pieno al suo lavoro a palazzo Silone.





Il punto è però da chi sarà sostituito, in una situazione già caratterizzata dallo scontro, solo sospeso, tra Forza Italia  e il sindaco Biondi, che da mesi si rifiuta di sedersi al tavolo con il segretario cittadino Stefano Morelli e vicepresidente provinciale Giorgio De Matteis, che chiedono una verifica di programma e un assessorato, visto che l’unico posto in giunta degli azzurri era quello di Roberto Tinari, passato però arma e bagagli all’Udc, tenendosi stretto lo scranno assessorile.

Dunque il posto di presidente del consiglio dovrebbe rimanere  giocoforza a Forza Italia, che ha però come unico esponente Daniele D’Angelo, detto Parkkeller, per via del noto e rinomato ristorante che gestisce nella frazione di Collebrincioni. L’altra componente del gruppo, Maria Luisa Ianni,  è uscita infatti dal partito, ed è ora nel gruppo misto, vicina a Fdi.

Ci sono poi i due quasi “forzisti”, ovvero Laura Cococcetta e Guglielmo Santella, che fanno parte del gruppo L’Aquila futura, il movimento civico di Santangelo, gruppo di cui fa ancora parte, seppure con tessera di Fi, il neo assessore regionale e presidente consiglio comunale.

Con una punta di veleno, in ambienti di Fdi si dice che nessuno dei tre ha le caratteristiche e l’esperienza politica e istituzionale per svolgere il delicato ruolo di presidente del consiglio, a differenza di Santangelo, che le ossa se le era già fatte come vicepresidente del consiglio regionale, nella passata legislatura, prima di essere rieletto al Comune dell’Aquila nel giugno 2022. E che era tra l’altro destinato a fare il presidente del consiglio regionale del Marco Marsilio bis. Poi però all’ultimo momento, e non senza irritazione di Fi dell’Aquila, la prestigiosa carica è andata ancora una volta al rieletto pescarese Lorenzo Sospiri.





La fuoriuscita di Ianni da Forza Italia rafforza poi la posizione oltranzista dentro Fdi, quella di chi sostiene che ora con un solo consigliere gli azzurri non hanno più nulla a che pretendere oltre a quello che già hanno. Dall’altra parte si fa notare che, Ianni o non Ianni,  Fdi, il partito del sindaco, alle regionali del 10 marzo, nel capoluogo ha preso solo il 18,1%, sei punti in meno rispetto alla media regionale e otto in meno rispetto quella della provincia dell’Aquila, con il Pd diventato primo partito. Mentre Fi ha preso oltre il 16%, ed è ora la seconda forza del centrodestra. Non aiuta però certo a istaurare un clima proclive all’intesa le recenti bastonate tra il duo Morelli-De Matteis e il segretario provinciale di Fdi, l’imprenditore Claudio Gregori, sindaco di Barete, tra inviti ad “attaccare il cervello”, e conseguenti minacce di querele, sulla vicenda delle fasce orarie dei parcheggi del centro che saranno condivisi dai residenti e dai non residenti.

Una cosa è certa: Biondi di fare un rimpasto non ne vuol sapere, e tanto meno intende sedersi al tavolo con il duo Morelli e De Matteis. Anche per un solido argomento: la poltrona da assessore vale anch’essa oltre 7mila euro al mese, e nessuno degli attuali titolari ci pensa nemmeno a lasciarla libera per accontentare Fi, e per amor di rimpasto.

Da quanto si apprende, potrebbe essere dunque Santella a sostituire Santangelo, mentre invece Tinari non potrebbe tornare alla presidenza del consiglio, carica che ha già ricoperto nella passata consiliatura, per “restituire” l’assessorato a Fi, essendosi da assessore dimesso da consigliere.

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